DIARIO DI UNA PELLEGRINA
TERRA SANTA 23 – 30 SETTEMBRE 2009

27 settembre 2009 domenica

     Sveglia , colazione e partenza ore 7,00 per visita a Gerusalemme. Tempo bello. Attraversiamo il cek point questa volta ci fermano: sale un ragazzo che chiede di sollevare in alto i passaporti, tutto qui.
     La città di Gerusalemme è circondata da resti di 3 mura costruite successivamente le une alle altre. Quelle attuali alte 13 mt. con un perimetro di circa 3 km. hanno 8 porte: verso nord Porta Nuova (dei cristiani) Porta di Damasco (dei musulmani) e Porta di Erode; verso est Porta S.Stefano (detta anche dei leoni e delle pecore) e la Porta d’oro murata dai Turchi¸versi sud Porta dei Mograbini o del letame e la porta di Sion o di Davide; verso ovest la Porta di Giaffa o di Hebron (dei giudei).
     Arriviamo sulla cima del Monte degli Olivi alla cappella dell'Ascensione gestita dai musulmani e nella quale i francescani possono venire a riprenderne possesso solo una volta all’anno. Al centro era la roccia sacra dove posava i piedi Gesù quando si elevò in cielo: dicono che c’è l’orma ma io non sono riuscita a distinguerla. Scendendo abbiamo visitato Eleona o Pater Noster grotta nella quale Gesù insegnò la preghiera del Padre Nostro che ora è iscritto in tutte le lingue sui muri del chiostro.
     Continuando la discesa abbiamo raggiunto un bellavista della città di Gerusalemme. Arlette ci ha illustrato il panorama: la prima cosa che si nota è la cupola d’oro della Moschea di Omar sulla spianata del tempio dietro alla quale c’è il muro del pianto. Sulla sinistra abbiamo la Geena lì accanto i cimiteri cristiani nella Valle del Cedron, sotto le mura i cimiteri musulmani e i giudei e ortodossi proprio sotto al bellavista. A tal proposito si vedeva un gruppo di una decina di persone tutte vestite di nero con quel cappello a tesa larga, presso una tomba e la guida ci ha spiegato che essendo la vigilia della festa dello yom kippur giorno della purificazione, chi ha offeso una persona in questo giorno deve domandare scusa pubblicamente.
     Se la persona è in vita ci si deve recare con 2 testimoni, se la persona è deceduta bisogna recarsi al cimitero con almeno 10 testimoni. Si vede inoltre la Basilica del Santo Sepolcro e altre Chiese ortodosse e non. Siamo scesi per una gradinata e abbiamo raggiunto il Santuario del Dominus Flevit costruito a forma di lacrima dal solito arch. Berluzzi, l’altare è inquadrato in una vetrata da cui si scorge la città vecchia di Gerusalemme. Qui Gesù pianse su Gerusalemme. Proseguiamo per raggiungere la Basilica della tomba di Maria o Chiesa dell’Assunzione al cui interno c’è la cripta col sepolcro della Madonna.
     Siamo risaliti nel Giardino dei Getsemani ovvero Orto degli Olivi dove sono custoditi otto olivi secolari dai tronchi enormi. Nella Basilica abbiamo venerato il sasso dove Gesù grondava sangue prima di essere consegnato ai soldati. Abbiamo visitato anche la grotta degli Apostoli “a un tiro di sasso” dove gli stessi anziché vegliare si addormentarono e dove Giuda consegnò Gesù ai soldati. Siamo andati a pranzo a Notre Dame of Jerusalem Center dipendenza Vaticana dove si è mangiato benissimo con torte meravigliose e frutta nel tavolo self service! Nel pomeriggio siamo ritornati al Santo Sepolcro dove abbiamo visitato le varie cappelle.
     Ripassato il cek point perché chiudeva alle 16, siamo andati a visitare l’Orfanotrofio dei Bambini di Betlemme retto da Suor Sofie. Ci offrono da bere, facciamo un’offerta e con tanta tristezza nel cuore ripartiamo verso la Basilica della Natività per la S.Messa di Natale nella cappella sotterranea con bacio al Bambino. Anche in questa Basilica come al Santo Sepolcro come alla Tomba di Maria per entrare c’è una porticina piccola piccola fatta apposta perché ci dobbiamo inchinare. Nella grotta sulla dx sul pavimento c’è una stella d’argento con l’iscrizione “Hic de Maria Virgine Jesus Christus natus est” che indica il luogo della nascita. Sulla sinistra scendendo 2 gradini c’è la mangiatoia di sasso come si usava allora ora è rivestita di marmo.
     Questo luogo non è mai stato distrutto dai persiani avendo visto all’entrata un mosaico raffigurante i magi vestiti alla foggia orientale (i nostri padri sono venuti qui ad adorare questo Dio). Rientro in albergo, cena, e dopo cena ritornati con diversi taxi alla Basilica della Natività per la veglia di Natale. In via del tutto eccezionale ci è stata riaperta la grotta della natività solo per noi dove abbiamo pregato raccolti in silenzio per una decina di minuti. Ritorno a piedi. Mi giro sempre per vedere se Nives è in coda: sembro la sua badante! Questa sera in camera nessuna chiacchiera mentre Nives era in bagno mi sono addormentata. Forse comincia a farsi sentire la stanchezza?

Luciana