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(di Marco Cecchelli) Il fonte battesimale in marmo rosso di Verona, dalle classiche forme, è forse del XVI secolo. Coeva è la bella copertura a forma di conchiglia, in legno scolpito, dorato e policromo.(1) La decorazione, del 1943, è di Augusto Pagliarini. Sulla parete di fondo, il dipinto a tempera raffigurante Il Battesimo di Gesù, forse dello stesso autore. Il Sacramento del Battesimo L’iniziazione cristiana si compie attraverso l’insieme di tre Sacramenti: il Battesimo, la Confermazione (o Cresima), l’Eucaristia. Ha detto Gesù: “Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato” (Mt 28, 19-20). Il cero pasquale, posto accanto al fonte battesimale è acceso durante la Veglia Pasquale e rimane acceso durante ogni rito battesimale; è simbolo della luce della fede, ed è immagine del Cristo risorto. San Giovanni Battista Profeta e martire. 24 giugno e 29 agosto. Figlio del sacerdote Zaccaria e di Elisabetta, cugina della Madonna, Giovanni era «l’uomo mandato da Dio», la voce che gridava nel deserto: «Preparate la via del Signore!»; di lui Gesù disse: «Tra i nati di donna non c’è nessuno più grande di Giovanni». La sua attività di precursore del Messia è descritta esaurientemente nei quattro Vangeli. La tradizione afferma che San Giovani fu liberato dal peccato orginale e santificato nel grembo materno; per questo fin dai primi tempi la Chiesa ha celebrato liturgicamente la sua natività (24 giugno), e commemorato anche il suo martirio sotto Erode (29 agosto). È raffigurato magro ed ascetico, con abiti rozzi, un agnello in braccio o accanto a lui e un alto bastone che spesso termian con una croce, altre volte porta la propria testa tagliata.(2) È spesso raffigurato mentre battezza Gesù nel Giordano.(3) |